Kojiki e Nihon Shoki

Sprofondando nelle profondità del tempo e nel cuore della cultura giapponese, emergono due opere monumentali: Kojiki e Nihon Shoki. Queste antiche cronache non sono solo testi storici; sono il respiro stesso degli dei, eroi e leggende che hanno plasmato il Paese del Sol Levante. Tramite loro, possiamo viaggiare indietro nel tempo, toccando la tessitura stessa della mitologia e della storia antica del Giappone. Accompagnateci in questo viaggio attraverso le pagine sacre che hanno definito una nazione.

Cosa sono il Kojiki e il Nihon Shoki?

Tra le pietre miliari della letteratura giapponese, il Kojiki e il Nihon Shoki occupano un posto di rilievo. Non sono semplici libri, ma cronache che rivelano la genesi, le leggende e la storia antica di un intero popolo.

Descrizione del Kojiki

Origine: Provenendo dalle profondità dell’8° secolo, il Kojiki è la più antica raccolta di miti, leggende e canzoni del Giappone.

Autore: Commissionato dall’Imperatrice Genmei, questo prezioso manoscritto fu compilato da Ō no Yasumaro, basandosi sulle narrazioni orali del sacerdote Hieda no Are.

Scopo: Il Kojiki è stato scritto per documentare le origini divine della famiglia imperiale e consolidare la sua posizione sacra all’interno della società giapponese.

Contenuto principale: Esplorando il contenuto del Kojiki, ci imbattemo in storie della creazione del mondo, avventure degli dei e genealogie delle figure principali, cementando così la struttura mitologica su cui si fonda la cultura giapponese.

Descrizione del Nihon Shoki

Differenze rispetto al Kojiki: Mentre il Kojiki si concentra principalmente sulle leggende e le genealogie divine, il Nihon Shoki, conosciuto anche come “Cronache del Giappone”, offre una visione più storica, registrando eventi e presentando varie versioni di storie mitologiche, arricchendo così la comprensione della storia giapponese.

Autore: Redatto pochi anni dopo il Kojiki, il Nihon Shoki fu commissionato dall’Imperatore Tenmu e scritto da molti autori, tra cui il principe Toneri e il grande studioso Ō no Yasumaro.

Scopo: Mentre conserva la sua base mitologica, l’obiettivo principale del Nihon Shoki era di fornire una cronologia storica dettagliata, integrando la mitologia con la storia e rendendo la narrazione accessibile a un pubblico più ampio.

Contenuti chiave: Il contenuto del Nihon Shoki abbraccia una vasta gamma di eventi, dalla creazione del Giappone alla storia degli imperatori. Essendo più dettagliato e diversificato rispetto al Kojiki, include racconti di battaglie, diplomazia e affari di stato, offrendo una panoramica completa della nascita e dell’evoluzione della nazione giapponese.

Estratti dal Nihon Shoki

Sulla creazione della prima terra: Izanagai no Mikoto e Izanami ni Mikoto si trovarono sul ponte galleggiante del Cielo e deliberarono insieme, chiedendosi: “Non c’è forse un paese qui sotto?” Successivamente, scagliarono la lancia-gioiello del Cielo, sondando il mare sottostante. Il sale gocciolando dalla punta della lancia si solidificò, formando un’isola chiamata Ono-goro-jima.

Sulla morte del Principe Shotoku: I principi, i grandi signori e tutto il popolo del regno furono profondamente addolorati. Le strade riecheggiavano dei loro lamenti; gli anziani piangevano come se avessero perso un caro bambino e i giovani come se avessero perduto un genitore amato. I contadini interrompevano il loro lavoro nei campi e le donne cessavano di pestare il riso. Tutti esclamavano: “Il sole e la luna hanno perso la loro luce; Cielo e Terra crolleranno presto. In chi potremo riporre la nostra fiducia?”

Sulle politiche dell’Imperatore Temmu: L’Imperatore emise un editto agli ufficiali: “Se qualcuno conosce un modo per beneficiare lo stato o migliorare il benessere del popolo, presentisi in Corte e esponga personalmente le sue idee. Se le sue parole saranno ragionevoli, le sue proposte verranno adottate e trasformate in regolamenti.”

Sui talenti del Principe Otsu, figlio di Temmu: Il Principe Imperiale Otsu era il terzo figlio dell’Imperatore Temmu. Si distingueva per la sua presenza e chiarezza nel parlare. L’Imperatore Tenji lo ammirava profondamente. Da adulto, Otsu mostrò una grande passione per gli studi, in particolare per la calligrafia. Con lui ebbe inizio l’età d’oro della poesia.

Sulle tribù Emishi del nord: Ho sentito dire che gli stranieri orientali sono di natura feroce e selvaggia, interessati principalmente all’assalto violento. Nei loro villaggi mancano capi e leader. Desiderosi di territorio, si saccheggiano l’un l’altro. Esistono divinità maligne nelle montagne e demoni perversi nelle pianure che ostacolano i passaggi e bloccano le strade, arrecando grande sofferenza alla gente.

Gli Emishi sono i più temibili tra questi stranieri orientali. Vivono in comunità miste senza distinzioni tra padre e figlio. D’inverno si rifugiano in buche e d’estate in nidi. Indossano pellicce e bevono sangue. La diffidenza regna tra fratelli… non sono mai stati, da tempi antichi, soggetti all’influenza regale.

L’Imperatrice Jito definisce le regole per l’abbigliamento degli ufficiali: I colori dei vestiti da corte saranno: dal rango di Jodai-ichi a Ko-ni, viola scuro; da Jodai-san a Ko-shi, viola rosato. Gli otto ranghi Jiki saranno rossi, gli otto ranghi Kon verdi scuro, gli otto ranghi Mu verdi chiaro, gli otto ranghi Tsui blu scuro, e gli otto ranghi Shin blu chiaro. Separatamente, quelli al di sopra del rango di Joko-ni avranno una striscia di seta damascata, e da Jodai-san a Jikiko-shi due strisce di seta damascata, approvate per vari usi. Inoltre, tutti indosseranno una cintura di seta fine e sottile e pantaloni bianchi, indipendentemente dallo status.

Gli Dei e gli Antichi Miti Raccontati

Adagiati sulle pagine del Kojiki e del Nihon Shoki si trovano racconti che hanno scolpito l’anima e la psiche del Giappone. Queste storie, dense di magia, passione e tragedia, sono state tramandate di generazione in generazione, e hanno dato forma al panorama mitologico del paese.

Breve panoramica delle divinità principali e delle storie mitologiche presenti nelle opere:

Izanagi e Izanami, i divini fratelli e sposi, stanno al centro della creazione, essendo responsabili della nascita delle isole giapponesi e di molte delle divinità chiave. Dalla loro unione, e dalle successive vicende drammatiche, nascono molte delle divinità giapponesi più venerate, come Amaterasu, la dea del sole e Susano’o, il dio della tempesta.

Il racconto della caverna di Amaterasu, dove la dea del sole si nasconde, provocando oscurità nel mondo, e l’astuzia di altri dei per farla uscire, è solo una delle innumerevoli storie affascinanti presenti nel Kojiki.

Ma non si tratta solo di divinità e di poteri sovrannaturali. Questi miti raccontano anche di amore, gelosia, sacrificio e redenzione. Le vicende narrate rispecchiano le sfumature dell’esistenza umana, rendendo queste storie eternamente rilevanti.

Come queste storie influenzano la cultura e le tradizioni giapponesi moderne

La presenza dei miti del Kojiki e delle divinità giapponesi è palpabile in molti aspetti della vita contemporanea del Giappone. Durante le feste tradizionali, come il Tanabata o il Setsubun, le antiche leggende tornano in vita attraverso cerimonie, danze e canzoni.

Nella letteratura, nel cinema e nell’arte, gli echi delle avventure degli dei e delle loro gesta continuano a risuonare. Anche le tradizioni giapponesi come il teatro Noh e Kabuki traggono ispirazione dai miti, e spesso rappresentano le storie di queste divinità sul palcoscenico.

Ma forse, più di tutto, queste storie sono intrecciate nel tessuto stesso dell’identità giapponese. Offrono saggezza, conforto e ispirazione, servendo come ponte tra il passato mitologico e il presente vibrante.

L’influenza delle Cronache nella Cultura Giapponese Moderna

Il vibrante tessuto della cultura giapponese moderna è costellato di trame e figure tratte dal Kojiki e dal Nihon Shoki. Queste antiche narrazioni non sono rimaste relegati nei tomi polverosi delle biblioteche, ma hanno trovato nuova vita, risuonando nelle espressioni artistiche e culturali del Giappone contemporaneo.

Esempi di come le storie del Kojiki e del Nihon Shoki appaiono nella cultura pop, nella letteratura e nelle celebrazioni moderne

  • Cultura Pop: Anime, manga e videogiochi spesso traggono ispirazione dai racconti mitologici giapponesi. Non è raro imbattersi in personaggi ispirati a divinità come Amaterasu o Susano’o. Il Kojiki nella cultura pop ha trovato un luogo privilegiato, con serie anime e manga che reinterpretano le antiche leggende in contesti moderni, attingendo alle emozioni universali racchiuse in queste storie.
  • Letteratura: La profonda influenza del Nihon Shoki nella letteratura moderna si manifesta in romanzi, racconti e poesie. Gli autori contemporanei spesso fondono elementi tradizionali con stili narrativi moderni, creando opere che riflettono sia la storicità che la contemporaneità. Dal realismo magico alla fantascienza, gli echi delle antiche cronache possono essere uditi in molte opere letterarie del Giappone di oggi.
  • Celebrazioni Moderne: Molti festival e celebrazioni giapponesi hanno radici nelle storie del Kojiki e del Nihon Shoki. Durante queste occasioni, le comunità si riuniscono per rievocare e onorare gli antichi miti attraverso rappresentazioni teatrali, danze e cerimonie. Questi eventi non solo mantengono vive le tradizioni, ma rafforzano anche il legame tra le generazioni, unendo il passato e il presente in una celebrazione condivisa.

Attraverso queste manifestazioni, il Kojiki e il Nihon Shoki continuano a vivere e a influenzare profondamente l’immaginario collettivo, dimostrando la duratura risonanza e la pertinenza di queste cronache nella società giapponese contemporanea.

Conclusione

Navigare nelle acque profonde e misteriose del Kojiki e del Nihon Shoki ci offre una chiave preziosa per comprendere la ricca tapezzeria della cultura giapponese, un viaggio che unisce passato e presente, mito e realtà. Ma questo è solo l’inizio di un affascinante percorso di scoperta.

Nel nostro blog, Mitologiedelmondo, ogni articolo è una porta aperta su nuovi mondi e antiche saggezze. Ti invitiamo a continuare questa avventura con noi, esplorando, apprendendo e immergendovi nelle storie che hanno plasmato civiltà e culture. Il mondo della mitologia è vasto e affascinante; ogni click è un passo verso un tesoro di conoscenza. Continuate a leggere, esplorate e, soprattutto, lasciatevi incantare.

FAQ su Kojiki e Nihon Shoki

  1. Che cosa sono il Kojiki e il Nihon Shoki?
    • Il Kojiki e il Nihon Shoki sono due delle più antiche cronache giapponesi che documentano la mitologia, la storia e le origini del Giappone.
  2. In che periodo sono stati scritti questi testi?
    • Il Kojiki fu compilato nell’8° secolo, mentre il Nihon Shoki fu redatto pochi anni dopo il Kojiki.
  3. Qual è la differenza principale tra Kojiki e Nihon Shoki?
    • Mentre il Kojiki si concentra prevalentemente su miti e leggende, il Nihon Shoki combina mitologia con cronaca storica, offrendo diverse versioni delle storie e una visione più dettagliata degli eventi storici.
  4. Chi sono alcune delle principali divinità presenti in questi testi?
    • Alcune delle divinità principali includono Izanagi e Izanami, Amaterasu (dea del sole) e Susano’o (dio della tempesta).
  5. Perché questi testi sono importanti per la cultura giapponese?
    • Oltre a fornire una base per la mitologia giapponese, queste opere documentano le origini divine della famiglia imperiale e hanno influenzato la religione, la cultura, l’arte e le tradizioni del Giappone per secoli.
  6. Il Kojiki e il Nihon Shoki sono accessibili al pubblico odierno?
    • Sì, esistono molte traduzioni e interpretazioni di entrambi i testi disponibili in varie lingue, e sono studiati sia in ambito accademico che da appassionati di mitologia e storia.
  7. In che modo le storie del Kojiki e del Nihon Shoki influenzano la cultura pop giapponese moderna?
    • Miti e personaggi dei testi sono spesso raffigurati o reinterpretati in anime, manga, film, letteratura e rappresentazioni teatrali, dimostrando il loro impatto duraturo sulla cultura contemporanea del Giappone.